La circostanza aggravante del “fatto commesso contro il coniuge” si applica anche nel caso in cui i coniugi abbiano contratto matrimonio all’estero
(Cass. pen., sez. I, 20.07.2012, n. 29709).
Ai fini dell’applicabilità della circostanza aggravante del “fatto commesso contro il coniuge” non rileva il dato formale del rapporto coniugale intervenuto nel rispetto della legge nazionale, bensì la considerazione che l’azione risulta commessa in danno di persona unita all’agente da un complesso di doveri reciproci improntati a vincoli affettivi. Ciò rende l’azione più grave e pertanto meritevole di un più severo trattamento penale.
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