Grazie alla Direttiva Servizi, le imprese italiane possono fornire i propri servizi su tutto il territorio dell’Unione europea senza dover costituire un’organizzazione stabile all’estero e senza, in linea di principio, doversi conformare ai requisiti normativi prescritti negli altri Stati membri per lo svolgimento della stessa attività. Le imprese possono dunque operare al di fuori dei confini nazionali in modo occasionale e temporaneo senza essere tenute ad alcun adempimento amministrativo preliminare né al rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di quello Stato per le imprese nazionali. Tali requisiti possono essere imposti solo se giustificati da esigenze di tutela dell’ordine pubblico, della pubblica sicurezza, della sanità pubblica o dell’ambiente.
La Direttiva Servizi facilita anche l’esercizio di un’attività economica in forma stabile nel territorio di un altro Stato membro. Sono stati, infatti, notevolmente semplificati i requisiti necessari per la costituzione di un’impresa, in via principale o tramite una sede secondaria, e sono state adottate procedure amministrative molto più accessibili e trasparenti rispetto al passato.